martedì 14 luglio 2009

BEPPE GRILLO SI CANDIDA PER LE PRIMARIE!

Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo, era inevitabile!

13 luglio 2009. "Da oggi sono iscritto al Pd". Così Beppe Grillo annuncia a Sky Tg 24 l'iscrizione al Partito Democratico, condizione per correre per la segreteria al prossimo congresso. Grillo racconta di essersi "iscritto al Pd questa mattina ad Arzachena" e ironizza sulla contrarietà espressa nel Pd alla sua corsa per la leadership: "Ho fatto la domanda sia on line che fisicamente, ho dato i 16 euro di quota. Poi se troveranno che il terzo comma, del quarto paragrafo bis... ne pagheranno le conseguenze". Detto fatto: perché il segretario del circolo del Pd di Arzachena nel quale il comico ha presentato domanda di iscrizione, dice che questa non è valida perché non è residente nel Comune di Arzachena, dove ha presentato la domanda.
Grillo: travasiamo un po' di cittadini dentro la politica - Il partito "é un vaso comunicante, travasiamo un po' di cittadini dentro la politica" dice il comico genovese. "Riempiamo un vuoto - ribadisce il comico genovese - che dura da vent'anni. Un vuoto di finta opposizione, di comitati d'affari, di 'fassini', di 'dalemini', di gente inesistente che sta lì e non si capisce perché e cosa hanno fatto". Poi nel corso dell'intervista a Sky Tg 24 spiega che desidera "un partito serio, che sia di destra o di sinistra non mi interessa" e le sue declinazioni: "E' il partito del parlamento pulito, il partito del conflitto di interesse, delle concessioni televisive. Deve diventare il partito delle cinque stelle e parlare di acqua pubblica e non privata".
"Torneranno temi come il no al nucleare e sì all'acqua pubblica" - Rivolgendosi agli attuali dirigenti del Pd Grillo attacca: "Non hanno detto niente sull'energia nucleare, non hanno detto niente sull'acqua che viene privatizzata dalle società quotate in borsa. Non si parla di energie rinnovabili, di edifici passivi, di wi-fi libero e gratuito". "Loro sopravvivono - incalza Grillo -perché sono chiusi dentro il loro loft con le sovvenzioni statali. C'é bisogno di far entrare aria fresca. Sono al buio e ammuffiti, si sente odore di naftalina. Dicono cose che non hanno senso ed esilaranti".
L'annuncio sul blog: mi candido per le primarie - Il comico genovese, insomma, sembra fare sul serio. La scorsa domenica nel suo blog aveva annunciato infatti la volontà di candidarsi per le primarie del Partito democratico che si terranno in autunno e sfidare così gli altri candidati, Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e Ignazio Marino.
Fassino lo boccia: una boutade - La notizia non ha suscitato troppi entusiasmi tra le fila del Pd. Piero Fassino, ex segretario dei Ds, ha infatti bocciato l'intenzione di Grillo - ormai diventata realtà - di correre per la segreteria come una boutade, garantendo l'impossibilità a candidarsi perché "non iscritto al partito". Scoglio superato dal comico che ora dovrà confrontarsi con le resistenze interne al partito. Appaiono infatti ancora poco chiare, come sottolineato questa mattina da Emma Bonino, esponente del Partito Radicale ora inglobato nel Pd, le regole per la partecipazione alle primarie.
Bonino: se ha i requisiti si candidi - "Io ancora non ho capito bene se le regole di questo Statuto del Pd, che ogni giorno di più risulta più pasticciato, consentono o no la candidatura di Beppe Grillo. Se lo consentono il dibattito deve essere politico, non esistono 'vade retro Satana', si deve discutere di quello che propone. Grillo è abituato a lanciare anatemi e a fare monologhi, ma non è mai stato disponibile a dialoghi o confronti. Se poi parliamo del programma che Grillo ha enunciato io trovo che ci siano delle sciocchezze", ha detto la leader radicale.
Adinolfi: Grillo non può candidarsi ma chieda una deroga - E' Mario Adinolfi, regolamento alla mano a sbarrare però la strada a Beppe Grillo. "A termini dello statuto - ha detto il direttore di Red Tv -, lo dico a ragion veduta essendo uno dei cento che l'ha materialmente scritto, Beppe Grillo non potrebbe candidarsi. Dia prova, però, di serietà e accettazione delle regole, chiedendo una deroga motivata alla direzione nazionale del Pd. Io voterò per concedergliela". Questa disposizione, ha spiegato Adinolfi, è contenuta nell'articolo 9 comma 3 per il quale "possono essere candidati e sottoscrivere le candidature alla carica di segretario nazionale e di componente dell'assemblea nazionale solo gli iscritti in regola con i requisiti di iscrizione presenti nella relativa anagrafe alla data nella quale viene deliberata la convocazione delle elezioni".
Melandri: ha sputato veleno, non può candidarsi - "A Grillo vorrei dire che il Pd non é un tram su cui si può salire all'occorrenza. Uno che ha sputato veleno sul partito fin dalla sua nascita non può candidarsi a guidarlo". Lo dichiara Giovanna Melandri deputata del Pd. "Credo - conclude l'ex ministro - che prima dei colpi di scena, chi sceglie di impegnarsi in politica debba avere rispetto per migliaia di cittadini che, a diverso titolo, si sono impegnati per costruire il Pd e che, rispettandolo, ci credono veramente".
Marino: "Grillo? Perché no?" - Di tutt'altro avviso sembra essere Ignazio Marino, uno dei tre candidati "ufficiali" alla segreteria del Pd, insieme a Bersani e all'attuale segretario Dario Franceschini. Il senatore-chirurgo ha affermato di non "avere pregiudizi nei confronti di una possibile candidatura di Grillo alle primarie". Marino ha spiegato: "Seguendo le regole della democrazia, chiunque ha le carte e le firme lo può fare. Io non giudico le persone, se Grillo arriverà con una mozione strutturata e risposte concrete sui temi che preoccupano le persone che vivono nel Paese, non vedo perchè debba essere escluso".
Le alleanze di Grillo: sì a Di Pietro, no a Udc e sinistra - Alleanza con l'Italia dei Valori. Nessuno dialogo con l'Udc e la sinistra radicale (Vendola incluso). All'indomani dell'annuncio della sua candidatura alle primarie del Pd, Beppe Grillo parla di quali sarebbero le alleanze se diventasse segretario. "Certo, con Antonio Di Pietro avremo dei contatti sicuramente - dice ad Affaritaliani.it - Abbiamo degli obiettivi in comune da molti anni. Ed è uno che fa opposizione alla grande a questo governo". E Pier Ferdinando Casini? "Ma cos'é l'Udc? Ma che cosa sta dicendo? Lei è giovane è già vecchio dentro", risponde il comico genovese. "Sono sigle che non vogliono dire nulla". Un'intesa con Nichi Vendola e i comunisti di Ferrero e Diliberto? Che ne pensa? "Non penso proprio nulla. Sono il vuoto. Il vuoto totale". Poi spiega: "Noi facciamo un cinque stelle. Noi andiamo lì a riempire un vuoto con delle idee, che sono appunto le cinque stelle. Abbiamo il Parlamento pulito, il conflitto di interessi, la legge Gasparri... tutte cose che loro (il centrosinistra attuale, ndr) non hanno mai neanche accennato nei loro programmi. Poi abbiamo energia, acqua pubblica, wi-fi libero e gratuito e tutte le nostre idee di sempre".

3 commenti:

+Peppone+ ha detto...

incredibile! spero possa far qualcosa lui in questa italia fascista!

xtravaned ha detto...

Credo sia tale e quale agli altri!

ZSN ha detto...

Spero di sbagliarmi ma mi sembra solo uno dei tanti personaggi buoni solo a parole. E stato lui il primo a dire di non confidare il lui, diceva: "sono solo un comico". Resta solo da vedere quali saranno i rapporti con il PD(L) e se il loro ostruzionismo a Grillo è solo l ennesima buffonata che si risolverà con un accoglienza da "tappeto rosso".

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